domenica 18 novembre 2007

Fred Vargas "L'uomo dei cerchi azzurri" - Einaudi 2007

Dalla quarta di copertina:
«Victor, malasorte, il domani è alle porte». È la frase che delizia i parigini. Compare da quattro mesi intorno ai misteriosi cerchi azzurri tracciati col gesso di notte sui marciapiedi. In mezzo al cerchio, un tappo di birra, una chiazza di vomito, un accendino, una cacca di cane... Giornalisti e psichiatri discettano. Adamsberg pensa invece che non ci sia proprio niente da ridere. Lui lo sa. Lui lo sente. Che nei cerchi c'è crudeltà. E aspetta. Aspetta che in mezzo al cerchio azzurro compaia il primo cadavere.
Ho scelto questo libro per dare inizio al blog per due motivi: ho appena concluso di leggerlo, e sono grande amante dei gialli alla Simenon, e scoprire un nuovo autore del genere è per me sempre un grande piacere.

Il libro mi è piaciuto, ma non entusiasmato, è il primo scritto della Vargas e probabilmente si sente: la storia è a mio avviso troppo arzigogolata, e la fine è un pò tirata per i capelli.
Ad ogni modo la scrittrice mi incuriosisce ed ho già comprato un altro suo libro "Chi è morto alzi la mano"...vedremo.

Nessun commento:

Posta un commento